la vera Italia resiste

Berlusconi si è sacrificato per difendere la solvibilità del lavoro svolto,non gli urli di Grillo o il catastrofismo o la sterzata a sinistra,ma un coraggioso e preciso sviluppo della miglior tradizione nazionale

pochi punti semplici per un Governo di fatti

colla democrazia diretta,in nome immediato di chi soffre e di chi ha bisogno il pragmatismo berlusconiano cristianamente trasforma la povera pietra scartata dal costruttore in testata d'angolo,facendo mordere la polvere ai professori saccenti come Bersani,spesso ostaggio di organizzazioni antiitaliane e ai parolai parlamentari,spesso ipocriti,rissosi e faziosi

stiamo dalla parte delle istituzioni

anzichè Grillo o Vendola che son rimasti opachi,per non dire Monti o DiPietro,è Berlusconi la rivelazione di questa campagna elettorale,partito col 14% in costante crescita,momentaneamente sul 18-19%,deve guardarsi dall'essere azzoppato,sia DAI dispetti di Monti che da sestesso,fosse lento a tirare i remi in barca quando mancano meno di venti giorni a votare

Italia senza complessi

le accuse contro il tentativo di Berlusconi di rilanciare la nazione creativa che lavora vorrebbero cristalizzare la crisi mondiale ai tempi in cui anche l'Italia era stata costretta a noleggiare Monti per fare un risanamento,ma il Nostro interesse può fare a meno di dare a Bersani e agli sgherri di napolitANO un'importanza che non meritano